L'anestesia spinale (prima parte)

L'anestesia spinale o subaracnoidea consiste nella somministrazione di un anestetico locale, da solo o in combinazione con altri farmaci, nello spazio subaracnoideo (cioè nel liquor), laddove avviene la risposta neuronale. La somministrazione subaracnoidea di un opioide da solo prende il nome di analgesia spinale o analgesia con oppioidi intratecali.

La prima anestesia spinale nell'uomo venne eseguita, utilizzando la cocaina, da August Bier a Berlino nel 1899. In campo veterinario Cuille e Sendrail, nel 1901, furono i primi ad eseguire l'anestesia spinale nel cane, utilizzando anch'essi la cocaina, e a descriverne la tecnica. Essa pero' non ricevette grandi attenzioni e venne presto abbandonata. Sebbene oggigiorno in medicina veterinaria l'accesso allo spazio subaracnoideo sia ben descritto, perchè utilizzato per fini diagnostici (mielogramma, prelievo di liquor), la tecnica per l'esecuzione di un'anestesia spinale non è stata ancora codificata. Solamente ISVRA, in questi ultimi anni, ha proposto un approccio scientifico alla spinale, approccio che ricalca le Linee Guida esistenti in medicina umana. La poca bibliografia veterinaria fin qui pubblicata propone erroneamente la spinale come una tecnica di ripiego nel caso si abbia reflusso di liquor durante l'esecuzione di una puntura epidurale (Lumb & Jones’ Veterinary anaesthesia; Hall, Clarke, Trim: Manual of small animals anasthesia and analgesia; Kona-Boun et al., Vet Anaesth Analg 2003), suggerendo dosaggi, volumi e concentrazioni di farmaco del tutto arbitrari (Lumb & Jones’ Veterinary anaesthesia; Torske and Dyson, Vet Cl N Am 2000; Hansen, JVECC 2001): ciò si spiega purtroppo con la scarsa conoscenza da parte degli autori dei meccanismi che regolano l'azione di anestetici ed analgesici per via subaracnoidea. Le poche notizie interessanti pubblicate in veterinaria sulla spinale si trovano in uno studio retrospettivo che analizza 182 casi clinici di cateterismo epidurale nel cane e nel gatto: in esso vengono infatti descritti alcuni casi di cateterismo subaracnoideo accidentale (Hansen, JVECC 2001).

Di solito la puntura lombare diagnostica (mielogramma, prelievo di liquor) viene eseguita, per comodità e semplicità di esecuzione, raggiungendo con la bietta dell'ago lo spazio subaracnoideo ventrale. Sebbene tale tecnica, anche se eseguita a livello T13-L1, non sia stata associata a danni neurologici permanenti clinicamente apprezzabili (McCartney, Vet Rec 1997), è stato tuttavia dimostrato che essa causa nel tessuto midollare emorragia, gliosi e degenerazione assonale (Kishimoto M et al., J Vet Med Sci 2004). Per tale ragione si consiglia di eseguire l'anestesia spinale nello spazio subaracnoideo dorsale: ciò permette tra le altre cose un approccio metamerico, e cioè di eseguire l'iniezione di anestetico locale a livelli diversi in accordo all'area del corpo interessata dalla chirurgia.

Il tipo di oppioide da associare all'anestetico locale in corso di anestesia spinale è, in medicina veterinaria, un altro argomento alquanto controverso: generalmente la morfina, oppioide idrofilico, viene preferita agli oppioidi lipofilici, ma anche questo si spiega con la scarsa conoscenza della tecnica da parte degli autori. In realtà l'oppioide lipofilico è generalmente da preferire perchè, a differenza della morfina, instaura la sua azione rapidamente, permette una riduzione della dose di anestetico locale e non presenta rischi di migrazione rostrale e depressione respiratoria tardiva. Il principio è diverso nel caso si somministri solamente un oppioide: in tal caso un oppioide idrofilico come la morfina può presentare alcuni vantaggi che vanno attentamente valutati alla luce dei possibili svantaggi e delle potenziali complicazioni.

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